Chiese e monasteri di Citera

Άγιος Πέτρος Κύθηρα

Luoghi sacri su un’isola illuminata dalla fede e dalla tradizione

Citera, l’isola di Afrodite, non è solo una destinazione di bellezze naturali e patrimonio culturale, ma anche un luogo di profonda spiritualità. Mantenendo intatto il suo carattere religioso, l’isola ospita oltre 350 chiese e monasteri storici, molti dei quali risalgono all’epoca bizantina e veneziana. Questi luoghi sacri sono disseminati in ogni angolo di Citera, dalle vette scoscese e dalle grotte, alle cappelle sul mare e ai complessi monastici di montagna, e offrono al visitatore un’esperienza spirituale e culturale unica.
La presenza di così tanti templi testimonia la profonda religiosità dei citeriani nel corso dei secoli, dall’epoca bizantina ai giorni nostri. Qui il visitatore non si limita a scoprire monumenti storici, ma vive un’esperienza di connessione interiore con lo spirito e la storia del luogo.

Panagia Myrtidiotissa, il più grande pellegrinaggio di Citera

Myrtidiotissa Citera
Vista panoramica del bellissimo monastero di Panagia Myrtidiotissa a Citera, immerso in un rigoglioso ambiente naturale con vista sul mare e sullo sfondo l’imponente croce.

Il centro religioso più importante di Citera è il Monastero della Vergine Maria di Myrtidiotissa, patrona dell’isola. Il monastero si trova sul lato occidentale dell’isola, immerso in una vegetazione lussureggiante, e attrae ogni anno migliaia di pellegrini da tutta la Grecia.
Secondo la tradizione, l’icona sacra della Vergine Maria fu trovata tra i mirti da un pastore ed è considerata miracolosa. L’imponente chiesa, con il suo alto campanile e il semplice complesso monastico, emana pace e devozione. La festa di Myrtidiotissa, il 24 settembre, è un evento importante per l’isola.

Agios Theodoros – Patrono di Citera

Nella parte centrale dell’isola, vicino al villaggio di Aroniadika, si trova lo storico monastero di San Teodoro, patrono di Citera. San Teodoro era un soldato convertitosi al cristianesimo e martirizzato, mentre il monastero fu costruito nel X secolo e ristrutturato durante l’occupazione veneziana.
La posizione offre panorami infiniti verso ovest e la chiesa, con i suoi affreschi e le antiche celle, conserva un’autentica atmosfera bizantina. La sua memoria è particolarmente onorata il 12 maggio.

Panagia Orfani – Mistero e devozione

Sul lato occidentale dell’isola, vicino a Mylopotamos, si trova una delle chiese più speciali di Citera: la Vergine Maria Orfana, costruita su una scogliera all’interno di una roccia. La piccola chiesa è raggiungibile solo a piedi ed è immersa in un silenzio misterioso e con una vista unica sul mare.
L’icona della Vergine Maria è considerata altrettanto miracolosa ed è un monumento di architettura popolare e di fede. È un luogo prediletto per la preghiera solitaria e la meditazione.

Monastero di Sant’Elesa – Simbolo di sacrificio e fede

Nel punto più alto della parte sud-occidentale di Citera, sopra i villaggi di Livadi e Pourko, sorge il monastero di Sant’Elesa, dedicato all’omonima martire, perseguitata e martirizzata sull’isola nel IV secolo. La chiesa è costruita sul luogo del martirio e offre una vista panoramica sull’intera costa occidentale.
Santa Elesa è particolarmente amata a Citera e il suo pellegrinaggio il 1° agosto attira una grande folla.

Castello di Kato Hora Mylopotamos

Castello di Kato Hora Kythira
La strada principale del castello veneziano nella parte bassa di Mylopotamos, con le case ancora in buone condizioni condizione, trasporta il visitatore in altre epoche.

Le chiese bizantine di kastro Kato Choras, a Mylopotamos, Citera, sono importanti monumenti che riflettono la vita religiosa e culturale dell’isola durante l’epoca bizantina e post-bizantina. Il castello, costruito nel XVI secolo dai Veneziani, ospitava al suo interno numerose piccole chiese, che fungevano da centri spirituali e sociali per gli abitanti.
Tra queste, la chiesa di Agios Ioannis Prodromos si distingue per i suoi imponenti affreschi del 1VI secolo, Panagia Myrtidiotissa e la chiesa di Agios Antonios, che si distinguono per la loro semplicità architettonica e la ricca decorazione interna.
Gli affreschi delle chiese coprono un arco temporale che va dal XIII al XVII secolo, raffigurando scene della vita dei santi e della Vergine Maria, e testimoniano la profonda fede e la tradizione artistica dell’isola. Molte chiese erano legate a importanti famiglie della regione e fungevano da cappelle.

Monastero di Agia Moni

Il monastero di Agia Moni, dedicato alla Dormizione della Vergine Maria, si trova nella parte orientale dell’isola, sopra il villaggio di Diakofti, con una vista panoramica mozzafiato, e coniuga l’austerità ascetica con l’intensa bellezza naturale. Secondo la tradizione, vi è custodita anche un’icona della Vergine Maria proveniente da Costantinopoli.

Agios Petros a Mylopotamos – Un tempio nel cuore del verde

La chiesa di San Pietro ad Arai, vicino a Mylopotamos, è uno dei monumenti bizantini più importanti di Citera. Costruita tra il X e il XII secolo, la chiesa ha la forma di una croce inscritta con cupola ottagonale e senza nartece, caratteristica dell’architettura bizantina dell’epoca. Conserva due strati di affreschi, bizantini e postbizantini, che ornano il santuario, il proscenio e la navata diaconale. La chiesa di San Pietro ad Araioui è un gioiello architettonico e artistico, testimonianza della profonda religiosità e della fioritura culturale di Citera durante il periodo bizantino. La sua architettura unica e gli affreschi eccezionali la rendono una delle mete religiose più importanti dell’isola.
Il monumento è stato oggetto di lavori di consolidamento e restauro da parte del I Sovrintendenza alle Antichità Bizantine. La chiesa è accessibile tramite una strada asfaltata e cementata, rendendola facilmente accessibile a coloro che desiderano esplorare il ricco patrimonio religioso e culturale di Citera.

Agios Demetrios a Pourkos: fede e identità locale

Nel piccolo e tranquillo villaggio di Pourkos, domina la chiesa parrocchiale di San Demetrio, indissolubilmente legata all’identità della comunità. La chiesa di San Demetrio a Pourkos è uno dei monumenti bizantini più importanti di Citera, costruita nel XIII secolo. Il complesso è costituito da quattro piccole chiese che formano un quadrilatero, con un ingresso comune da ovest. La chiesa meridionale è dedicata a San Demetrio, quella nord-orientale alla Vergine Maria, quella settentrionale a San Nicola e quella nord-occidentale all’Arcangelo Michele o San Basilio.
L’architettura del complesso è unica, con due cupole e archi in stile citereo, mentre i suoi affreschi risalgono dal XIII al XVIII secolo. Nella chiesa settentrionale è stata conservata un’iscrizione che menziona il pittore Demetrio, arcidiacono di Monemvasia, autore degli affreschi.
La chiesa è accessibile tramite una strada asfaltata ed è una meta importante per gli appassionati di arte bizantina e del patrimonio spirituale di Citera.

Agios Georgios in Montagna

San Giorgio in Montagna
La magnifica cappella di San Giorgio in Montagna domina Avlemonas, con viste panoramiche, in una posizione unica con una storia millenaria.

La Chiesa di Agios Georgios sul Monte, vicino ad Avlemonas a Citera, è uno dei siti religiosi e archeologici più importanti dell’isola, con una storia che abbraccia oltre quattro millenni. Il sito della chiesa ospitava originariamente un santuario minoico sul picco, fondato nella prima metà del II millennio a.C. e fiorente durante il periodo neopalaziale (1700-1400 a.C.). Gli scavi del professor Yannis Sakellarakis negli anni ’90 hanno portato alla luce ricchi reperti, come oggetti rituali in pietra, statuette di animali e fedeli, gioielli e ceramiche, a conferma dell’esistenza di una colonia minoica a Kastri.
Durante il primo periodo bizantino, il sito mantenne il suo carattere cultuale con la costruzione di una chiesa cristiana dedicata a San Giorgio. L’attuale chiesa, costruita nel XVI secolo, è a navata unica con soffitto a volta e presenta un pavimento a mosaico del VII secolo, raffigurante scene di caccia, uccelli e motivi decorativi. Accanto si trova una seconda chiesa, dedicata a Panagia Myrtidiotissa e San Nicola.
La posizione offre viste panoramiche su Avlemonas, gli isolotti di Dragonares, Diakofti e la costa.del Peloponneso, rendendolo un luogo ideale per pellegrinaggi e contemplazione. L’accesso avviene tramite una strada asfaltata e una strada cementata, che inizia nei pressi di Diakofti.
Agios Georgios in the Mountain è un monumento vivente della continua presenza di culto a Citera, dall’epoca minoica ai giorni nostri, ed è parte integrante del patrimonio culturale e religioso dell’isola.

Agios Nikolaos Krasas

Agios Nikolaos Krasas è una pittoresca cappella nel sud-ovest di Citera, vicino al Monastero di Panagia Myrtidiotissa, nella zona di Mavros Vrachos. La cappella fu costruita nel 1619 dal Capitano Nikolaos Kasimatis, che, durante una violenta tempesta, fece voto a San Nicola di salvarlo. Quando la sua nave si arenò sana e salva, il capitano mantenne il suo voto e costruì il tempio, utilizzando vino al posto dell’acqua nella miscela di fango, a causa della scarsità d’acqua nella zona.
La cappella è costruita su una roccia, a pochi metri sopra il livello del mare, e offre una vista unica sul Mar Ionio. L’accesso avviene tramite una strada asfaltata fino al Monastero di Myrtidiotissa e poi una strada asfaltata. La zona è particolarmente apprezzata per i suoi tramonti spettacolari, che molti visitatori considerano superiori persino a quelli di Santorini.
Agios Nikolaos Krasas è uno degli esempi più caratteristici della profonda religiosità e tradizione marittima di Citera, che unisce il significato storico alla bellezza naturale del paesaggio.

Citera come meta di turismo religioso

Il visitatore che sceglie di conoscere Citera attraverso le sue chiese e i suoi monasteri scoprirà un volto diverso dell’isola: intimo, devoto e ricco di spiritualità. Il patrimonio religioso di Citera è parte integrante della sua identità e offre esperienze che vanno oltre il turismo convenzionale.
Partecipare alle funzioni religiose locali, visitare festival e semplicemente osservare le usanze religiose può trasformarsi in esperienze di elevazione spirituale e di legame culturale con un luogo che conserva la sua autenticità nel corso dei secoli.

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